Secondo quanto emerso da studi recenti, le persone dotate di un quoziente intellettivo superiore alla media avrebbero tre abitudini che ne caratterizzano lo stile di vita sin da quando sono piccoli.
Cosa rende una persona realmente intelligente? Di sicuro una spiccata capacità di problem-solving è un indicatore importante di un quoziente intellettivo elevato, così come la capacità di apprendere e comprendere immediatamente un concetto, una nuova nozione o le basi di una nuova lingua.

La figura del “genio” per molti è stereotipata, si tratterebbe di un soggetto incline all’apprendimento, voglioso di farsi carico di nuove informazioni, ma incapace di adattarsi agli schemi sociali tradizionali, qualcuno insomma che dall’alto della propria capacità intellettiva preferirebbe la totale solitudine e ripudierebbe cose come programmi televisivi, discoteche, feste e tematiche frivole, considerate come abitudini triviali e di massa.
Ma è davvero così? Le persone con un quoziente intellettivo sopra la media sono tutte distanti dagli standard e dalle etichette, ma soprattutto sono sempre alla ricerca di nuove nozioni o di modi di estendere la propria comprensione del mondo? E ci fossero persone intelligenti schiacciate dalla realtà in cui vivono, impossibilitate ad apprendere il funzionamento dei massimi sistemi?
Se queste persone, pur dotate, fossero state costrette ad una vita più comune per via di una disarmante insicurezza? Un’incapacità di comprendere le reali capacità in possesso, magari eredità da traumi infantili o conseguenza di genitori che non hanno mai creduto nella loro capacità e nella possibilità che potessero eccellere in qualche campo della vita.
Le tre abitudini che secondo le ricerche indicherebbero un quoziente intellettivo superiore alla media
Magari si possiedono capacità di risoluzione o di ragionamento superiori alla norma ma non si è mai stati abituati ad esercitarle, dunque non ci si ritiene all’altezza di affrontare un test per valutare il quoziente intellettivo, oppure si ha paura di farlo poiché potrebbe essere la prova di ciò che si teme maggiormente: essere nella media o addirittura al di sotto di essa.

Ci sarebbero altri modi per individuare le persone dotate di maggiore intelligenza, almeno secondo alcuni studi effettuati da alcune delle più importanti università del mondo. Si tratta di comportamenti tipici di persone con alto quoziente intellettivo e che caratterizzano il loro stile di vita.
La prima è stata individuata da una ricerca effettuata dalla London School of Economics. Secondo questo studio le persone più intelligenti sarebbero nottambule, non solo non riescono ad addormentarsi presto ma preferiscono proprio le ore notturne, momenti della giornata in cui il resto del mondo dorme ed il silenzio aiuta la concentrazione e la riflessione.
Uno studio dell’università di Toronto indica invece che le persone più intelligenti sono tendenzialmente disordinate, il dimenticarsi dove aver messo le chiavi, dove si trova il portafoglio, il lasciare la stanza o la casa secondo un ordine totalmente casuale potrebbero essere sintomi di un’intelligenza superiore.
Infine sarebbero dotate di una curiosità spiccata. Stando sempre allo studio canadese, infatti, le persone dotate di maggiore intelligenza sarebbero portate naturalmente a cercare nuove informazioni a conoscere tutto ciò che li solletica, qualsiasi sia il campo di studio e questo perché per loro si tratta di una specie di sfida intellettuale, un modo per nutrire il proprio cervello.